Lenti Progressive

Le lenti PROGRESSIVE nel caso di IPERMETROPIA

Necessitano di una accurata personalizzazione

Nel realizzare un occhiale PROGRESSIVO per un soggetto IPERMETROPE è necessario valutare con attenzione la correzione attualmente in uso confrontandola con la nuova rilevata con controllo oggettivo/soggettivo da lontano e da vicino tenendo conto delle personali esigenze specifiche di utilizzo della visione

 

Il soggetto IPERMETROPE solitamente ha in uso occhiali da LONTANO sotto corretti quindi insufficienti

Nel momento in cui, in base alla prescrizione si realizzano non solo occhiali specifici per lontano ma occhiali con lenti PROGRESSIVE, è necessario tener presente che una sottocorrezione da lontano include anche una inevitabile sottocorrezione da vicino.

 

La caratteristica delle ” Lenti PROGRESSIVE “  consiste nel fatto che, dalla zona per la visione da lontano alla zona per la visione da vicino, sviluppano una progressione di poteri diottrici in progressione CRESCENTE e di segno positivo

In tale contesto il portatore di SOTTO CORREZIONI, è portato spontaneamente ad alzare la testa e piegare la nuca all’indietro per intercettare la zona intermedia, la quale essendo maggiore di potere corrisponde alla correzione ottimale per la visione da lontano

Ancor più tenderà ad alzare la testa e piegare la nuca nella visione da vicino, soprattutto se deve leggere o lavorare al computer, e spesso la correzione da vicino risulterà comunque insufficiente per il potere richiesto in quanto anch’essa sottocorretta.

 


Tale POSTURA oltre a non soddisfare le esigenze visive del portatore, determina anche importanti tensioni craniali, contrazioni muscolari alla cervicale ed alle spalle, con conseguenti manifestazioni di dolori cervicali, più o meno persistenti.

Pertanto nei casi di lenti PROGRESSIVE per IPERMETROPIA è necessario avvicinarsi progressivamente alla correzione OGGETTIVA da lontano e se necessario alla iper-correzione da vicino, per evitare in modo assoluto di indurre il portatore ad alzare la testa e piegare la nuca, con il conseguente rischio di provocare un VIZIO posturale e la inevitabile insoddisfazione