Idoneita' Sportiva
Quando un individuo si appresta a praticare attività sportiva deve sottoporsi a visita medica per valutare la propria idoneità.
I controlli si concentrano sull’apparato cardiaco, respiratorio, motorio, scheletrico e muscolare. Viene inoltre verificata l’assenza di patologie incompatibili con l’attività sportiva stessa.
Di solito non viene effettuato alcun controllo visivo o al limite solo in modo sommario.
Soltanto in presenza di un soggetto non vedente o ipovedente viene spontaneo pensare di affiancare istruttori specifici e specializzati.
L’influenza della visione nello sport
Quali sono le ripercussioni sull’attività sportiva amatoriale ma soprattutto agonistica
per tutti coloro che hanno una
“Ridotta Acuità Visiva” cioè inferiore ai 10/10 ovvero la maggioranza della popolazione ?
La funzione visiva è¨ il senso che permette al nostro corpo di capire “dove è” e guidarlo nel “dove andare”. Sovrintende all’equilibrio, alla motricità, alla percezione di ciò che ci circonda, quindi degli ostacoli, dei pericoli, delle distanze
La percezione e/o una visione ridotta di questi elementi può comportare inefficienza, pericolo, errore, e nel contempo assorbire risorse dedicate alla compensazione posturale di tale mancanza.
E’ assodato come una carenza visiva imponga l’assunzione di posture anomale compensative, per cui l’inefficienza visiva sommata alla inefficienza posturale aumenteranno di conseguenza l’inefficienza o la prestazionalità sportiva.
Basti pensare come un astigmatismo anche lieve, non corretto, possa compromettere sensibilmente attività sportive ove vi siano oggetti in movimento quali, calcio, pallavolo, tennis, etc. in quanto l’astigmatismo sdoppia le immagini.
Questo difetto visivo nella maggioranza dei casi ed in particolare nelle forme lievi, non viene percepito da coloro che ne sono affetti, ma viene rilevato oggettivamente con dei controlli visivi mirati.
Di fatto l’oggetto viene percepito in uno spazio diverso da quello reale ed il nostro corpo deve modificare la sua traiettoria man mano che l’oggetto si avvicina provocando dispendio di energie, indecisione e imprecisione.
Quando il risultato è importante…
Qualunque difetto visivo anche lieve non corretto pone il mondo che ci circonda, gli oggetti, gli ostacoli e gli obiettivi in una posizione diversa da quella reale. Di conseguenza l’atleta deve necessariamente compensare tale carenza visiva. Inoltre una percezione visiva impropria limita e ritarda le capacità di reazione cerebrale e quindi motoria.
Nel caso di professionisti è essenziale ottimizzare le proprie performances. Tecnologie ottiche avanzate e stimolazione visiva sono alcune delle risorse utilizzate sia per ottenere la migliore visione possibile che per amplificare la percezione visiva
E’ indubbio come, a qualsiasi livello venga espletata l’attività sportiva, risulti determinante ai fini dei risultati ma anche della sicurezza individuale valutare sia l’acuità visiva che la percezione visiva.
In altri articoli presenti in questo sito abbiamo dimostrato come i difetti refrattivi possano provocare affaticamento muscolare, dolori, cervicalgie e posture anomale nella stragrande maggioranza della popolazione. Per cui se coloro che praticano attività sportiva presentano tali sintomi, sicuramente si troveranno a compromettere significativamente sia le proprie prestazioni che i risultati.
Come esempio significativo citiamo il mal di testa causato dalla RCA – Ridotta Capacità Accomodativa (difficoltà o impossibilità di passare velocemente dalla visione focalizzata sul lontano alla visione focalizzata sul vicino) molto diffusa sia nei bambini in età scolare pari al 25% sia negli adulti over 30 e totale al 100% negli over 40.
- In presenza di Mal di Testa, Cervicalgie ed altri sintomi, l'esame serve a valutare possibili correlazioni Visuo / Posturali