FUNZIONE VISIVA nello SPORT

 

Qualunque attività sportiva contempla la necessità di muoversi, a volte velocemente, a volte a scatti rapidi e/o gestire oggetti in movimento più o meno veloci, spesso con la necessità di passare rapidamente dalla visione da lontano alla visione da vicino e gestire oggetti veloci e piccoli come per esempio la pallina da tennis

Tali attività contemplano una visione precisa del dove siamo e dove sono gli oggetti, una elaborazione cerebrale veloce per capire dove dobbiamo andare e cosa dobbiamo fare, quindi l'attivazione dell’apparato scheletrico muscolare per agire.
E’ un processo complesso e veloce nel quale la prestanza fisica è determinante ma secondaria, primaria è la visione e la percezione visiva.

Estremizzando, un non vedente non è in grado di sviluppare un simile processo anche se muscoloso e prestante, per cui un soggetto affetto da Ridotta Acuità Visiva, vale a dire che vede ma non perfettamente, ne è sicuramente condizionato. Posto che l'ACUITA' e la PERCEZIONE visiva sono determinanti ai fini dell'elaborazione cerebrale e dei conseguenti stimoli all'azione, quindi dei risultati, dobbiamo domandarci cosa possiamo fare per ottimizzare le nostre funzioni visive. 

Gli elementi della VISIONE

 

L'occhio è paragonabile ad una macchina fotografica o ad una cinepresa. Entrambe per riprendere un oggetto prima da lontano ed a seguire un oggetto da vicino devono modificare la loro messa a fuoco e il diaframma.

Parimenti all’interno del nostro occhio esiste una lente naturale chiamata cristallino la quale è paragonabile ad un autofocus, vale a dire che nella posizione di riposo è focalizzata sulla visione per LONTANO mentre man mano che si gonfia (mediante la contrazione dei muscoli ciliari aumenta il proprio potere diottrico) si focalizza progressivamente sulle distanze intermedie e poi prossimali (dai 3 metri ai 33 centimetri) vale a dire sul VICINO. Questa funzione è velocissima nei bambini, ma con il passare degli anni rallenta progressivamente e verso i 40 anni si manifesta la presbiopia e la necessità di adottare l’occhiale da vicino.

La OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che il 25% dei bambini in età scolare è affetto da RCA – Ridotta Capacità Accomodativa, assimilabile alla presbiopia, così pure esistono ampie fasce di popolazione che manifestano tale sintomo a 10, 20, 30 anni, nettamente in anticipo rispetto all’età canonica dei 45 anni. per approfondire leggere l’articolo Presbiopia

 

 

Tabella Accomodazione

 

 

Ma la nostra funzione visiva è ancora più complessa della sola messa a fuoco alle varie distanze.
Noi disponiamo di due occhi quindi di due telecamere autofocus per una visione stereoscopica, vale a dire tridimensionale.

Catturiamo due immagini e le convogliamo sulla corteccia cerebrale dove le fondiamo in una unica immagine stereo. Per cui oltre alla capacità accomodativa entra in ballo anche l’assialità oculare per lontano, la capacità di convergenza per vicino, le emidistanze pupillari, le capacità fusionali, il fabbisogno diottrico, l’assialità astigmatica, il diametro pupillare, la stereopsi, e altri parametri,tutte funzioni gestite dai muscoli così detti motori e ciliari. Pertanto le PRESTAZIONI SPORTIVE sono fortemente condizionate dalla integrità di tali funzioni o dalla esatta compensazione (correzione) delle stesse.

 

 

 

 

 

 

 

Le lenti filtranti

La visione e la percezione visiva possono essere ottimizzati mediante l’utilizzo di LENTI FILTRANTI negli Occhiali da vista Sportivi , le quali solitamente hanno due funzioni :

  • PROTETTIVE  dai raggi nocivi ai tessuti oculari come i raggi UVA-B e luce azzurra
  • SELETTIVE  dalle lunghezze d’onda che generano abbagliamento, riflessi e distorsione delle immagini, come le lenti polarizzanti. A titolo esemplificativo citiamo le lenti che eliminano il riflesso dell’acqua e consentono al pescatore di vedere i pesci in profondità.

 

 

 

 

Le funzioni visive e la POSTURA

La mancata compensazione (correzione) delle funzioni visive su citate, determina l’assunzione di posture anomale (correlazioni VISUO / POSTURALI).Ad esempio, spesso si riscontra la rotazione del capo verso destra oppure verso sinistra e l’inclinazione dello stesso dalla stessa parte della rotazione, a volte anche di pochi gradi.  Tale anomalia posturale indica la presenza di una contrazione muscolare su tutto il settore destro o sinistro del nostro corpo, la conseguente rotazione del bacino e la presenza di una gamba più corta dell’altra.

 

Sono valutazioni e misurazioni che non vengono effettuate negli esami di routine, ma come si può ben intuire estremamente limitanti l’attività scheletrico – muscolare nella necessaria coordinazione di una attività sportiva, ma lo stesso dicasi anche nell’attività quotidiana in quanto cronicizzando generano affaticamenti e dolori.

Nella vita quotidiana e a maggior ragione nelle attività sportive, per ottenere risultati ottimali è indispensabile disporre di tutte le funzioni visive e posturali in perfetta efficienza.

 

 

 

Oggi le tecnologie ottiche ed i protocolli operativi avanzati, consentono di compensare / correggere qualunque funzione visiva deficitaria permettendo una qualità di vita ottimale priva dei dolori generati dalle correlazioni VISUO / POSTURALI ed una efficienza fisica assoluta.

 

 

 

 

 

 

 

L'ALLENAMENTO della PERCEZIONE

 

Con questo termine solitamente si intendono una serie di attività fisiche miranti a ottimizzare le funzioni dei nostri muscoli e quindi delle nostre prestazioni. Sulla base di quanto esposto per rendere proficuo l'allenamento è necessaria una perfetta ACUITA' visiva ed una sviluppata PERCEZIONE visiva. Una ACUITA' visiva ottimale la si ottiene adottando le tecnologie ottiche più avanzate, per sviluppare una PERCEZIONE visiva ottimale serve allenamento quotidiano e/o specifico.

 

 

 

 

 

 

 

 

In altri termini è necessario allenare occhi e cervello ad una visione ottimale lungo tutta la giornata, anche nelle attività normali, quindi sviluppare la PERCEZIONE visiva durante tutti gli allenamenti tradizionali con alcune avvertenze per l'ottimizzazione.

 

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